"La tragica storia di M.G. rivela un drammatico errore medico, culminando nel suo decesso. La giustizia, finalmente, ristabilisce un risarcimento per la perdita irreparabile."
M.G., affetto da problemi di natura neurologica, si sottoponeva frequentemente ad esami ed accertamenti diagnostico-strumentali, al fine di monitorare costantemente lo stato della patologia sofferta. Nel corso di questi accertamenti, eseguiti presso una struttura sanitaria privata, si sottoponeva ad una serie di esami, tra cui un RX Torace, così refertato: “Non lesioni pleuro-parenchimali a focolaio. Seni liberi. Cuore nei limiti”. In seguito a quanto sopra detto, MG veniva successivamente dimesso dalla struttura sanitaria suddetta.
Nei mesi successivi, MG proseguiva nei suoi periodici esami volti a registrare l’evoluzione della patologia neurologica di cui sopra e, più particolarmente, eseguiva nuovo RX torace presso un Laboratorio che evidenziava, suo malgrado, la presenza di “Area addensamento parenchimale si proietta in sede apicale dx. Necessario approfondimento diagnostico con esame TC”. L’esame TC rilevava, purtroppo, la presenza di una formazione neoplastica a livello polmonare con altro grado di aggressività.Nei mesi successivi, MG proseguiva nei suoi periodici esami volti a registrare l’evoluzione della patologia neurologica di cui sopra e, più particolarmente, eseguiva nuovo RX torace presso un Laboratorio che evidenziava, suo malgrado, la presenza di “Area addensamento parenchimale si proietta in sede apicale dx. Necessario approfondimento diagnostico con esame TC”. L’esame TC rilevava, purtroppo, la presenza di una formazione neoplastica a livello polmonare con altro grado di aggressività.
Siffatto allarmante quadro clinico a carico di MG rese necessario un nuovo ricovero per ulteriori approfondimenti di natura diagnostica e strumentale che, suo malgrado, confermavano la neoplasia polmonare con la presenza di “…metastasi cerebrali multiple…”. Nei mesi a seguire, le condizioni di salute di MG divenivano, purtroppo, sempre più ingravescenti, alla luce dell’inesorabile progressione della patologia tumorale, sino a culminare nel tragico decesso.
Per tali motivi, i prossimi congiunti del signor MG chiedevano assistenza legale sottoponendoci il caso e la storia clinica sopra descritta. Tutta la documentazione medica veniva acquisita dal nostro Studio e sottoposta ai nostri Consulenti medico-legali e specialistici che redigevano consulenza dalla quale emergeva la responsabilità della struttura sanitaria che a vario titolo aveva avuto in cura MG. I profili di responsabilità venivano, infatti, ricondotti alla condotta altamente colposa posta dal personale sanitario che non aveva correttamente valutato il quadro patologico del paziente mediante una difettuale lettura del primo esame rx torace a cui veniva sottoposto MG e conseguentemente non ha adeguatamente e tempestivamente gestito l’iter diagnostico-terapeutico, omettendo di compiere, a seguito della mancata diagnosi, l’immediato avvio del necessario percorso di cure, condizionando in maniera decisiva l’evoluzione sfavorevole degli eventi, fino alla tragica scomparsa di MG.
Ed infatti, una corretta lettura dell’immagine radiografica avrebbe permesso di rilevare la presenza di un’area di addensamento tipica delle formazioni neoplastiche che, ove tempestivamente diagnosticate, avrebbero certamente impedito la modificazione in peius delle condizioni di salute di MG, evitando la verificazione dell’evento lesivo o consentito che l’evento si verificasse in epoca posteriore e/o con minore intensità lesiva.
Alla luce di tali risultanze, veniva aperto il sinistro mediante invio di formale diffida e messa in mora e, all’esito dell’istruttoria svolta dalla compagnia assicurativa della struttura sanitaria coinvolta, si addiveniva ad accordo transattivo che si concludeva in maniera positiva e soddisfacente con il riconoscimento a favore degli eredi del sig. MG di un’ingente somma a titolo di risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale.
Risarcimento Danno Sanitario